giovedì 9 luglio 2015

Fuga a Trieste

Ed eccomi a raccontarvi di Trieste!
Come si può non amarla? Anche se per via del campanilismo i friulani non vedono di buon grado i triestini...
La città è eclettica, tranquilla, diversa in ogni suo angolo.
Durante il weekend trascorso a Trieste non ho fotografato moltissimo, mi sono goduta il silenzio fotografico che a volte spinge il fotografo a guardare le cose attraverso l'obiettivo alla ricerca dello scatto perfetto ed emozionante piuttosto che emozionarsi per ciò che vede. E anche perchè ero in dolce compagnia... !!

Ero già stata in questa bellissima città, molti anni fa, e come allora mi viene sempre in mente la poesia di Umberto Saba dedicata alla città
"Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.

 
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,                                              
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.

La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva."

La città è proprio così: si arrampica su irte colline inizialmente popolose e verso la cima lasciano più spazio alla natura. Le stradine ripide creano degli scorci particolari, con bellissimi panorami. La città è proprio viva, si respira il fermento di ciò che è stata. Camminando per le strade ci si immagina di passare accanto a Italo Svevo, Umberto Saba o James Joyce, di poter entrare in un caffè letterario e respirare la cultura.

Che dire poi di Miramare? Uno dei castelli più belli che abbia visto, per la location da sogno. Unica nota, peccato per i giardini non curatissimi (rispetto ai canoni di castelli e tenute all'estero).

Sempre toccante la risiera di Sansabba, per non dimenticare il male della seconda guerra mondiale.

Imperdibile poi la passeggiata della via Vicentina raggiungibile con il tram per Opicina. Il tram si arrampica sulla collina e la passeggiata è pianeggiante, permettendo di vedere un bellissimo panorama sulla città, il faro della Vittoria, il castello di Miramare e naturalmente sul mare.

Il weekend, conclusosi con un bell'acquazzone, ci ha portati in Slovenia per una nuotata alle terme salate a Skofjie.













Alla prossima avventura!

Giorgia

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